
Frigo Camello, buffo fardello. Nel cuore della città, tra auto e caldo, un frigo cammello cammina con amore. Con stivali giganti e passo lento, ha perso la gioia, ha perso momento. "Fa freddo qui dentro", dice senza sorridere. "Ma nel deserto non c'è più paradiso. Latte e burro ora disorganinazato". Continua da solo, sempre più stanco, per Roma, Parigi, Madrid e Milano. Tutti dicono: "Che tristezza, che disperazione". Sotto il sole caldo e ardente, il frigo si scioglie e lui continua a triste e sofferente. Frigo Camello, sommerso e perduto con il suo carico, si dirige verso un destino sofferente da Lisbona a Firenze senza speranza. Il suo lungo viaggio è senza alcuna ricompensa, e ora a Londra tutto è più pesante, con gli occhi stanchi, già inosservato.